Attività didattica: lezione-concerto

La musica popolare brasiliana si distacca nettamente dal resto della musica latino-americana, non solo per la lingua, ma per la varietà e la ricchezza dei ritmi e degli stili che la caratterizzano. L'incontro delle diverse culture, quella europea, quella indigena e quella degli schiavi negri deportati dall'Africa, ha dato origine infatti, a partire dall'epoca della colonizzazione, ad una nuova cultura di tipo "sincretistico" che non ha rinnegato nessuno dei contributi provenienti dalle diverse civiltà, ma li ha fatti propri come elementi di arricchimento.

Il termine "Lezione-Concerto" non deve far pensare ad un incontro noioso e didattico, in quanto la conoscenza del mondo musicale brasiliano da parte del pubblico avviene, durante l'incontro con i musicisti (che dura tra i 50 e i 60 minuti), attraverso delle brevi presentazioni che riguardano il significato dei testi delle canzoni eseguite e forniscono cenni sul genere musicale cui esse appartengono. l'intento infatti non è quello di trattare l'argomento in modo erudito e filologico (sarebbe del resto impossibile, per una materia così vasta!) bensì di offrire ad un pubblico di giovani, che spesso si trovano ad ascoltare un solo tipo di musica (peraltro commerciale e "imposta" dal mercato), dei "flash" su un genere musicale diverso la cui conoscenza potrebbero in futuro desiderare di approfondire.

Un aspetto del concerto che interessa e diverte molto i giovani è, inoltre, la particolare attenzione che viene dedicata agli strumenti a percussione che in Brasile costituiscono l'attrazione di qualsiasi formazione musicale e che spesso vengono ricavati da oggetti di uso domestico, come la "frigideira" (padella), il barattolo pieno di chcicchi di riso o la zucca ricoperta di semi.

Il percussionista di cui si avvale la Marinuzzi si presenta perciò sempre molto ben "attrezzato" con la sua collezione di strumenti di ogni genere ed a volte permette anche a qualche giovane del pubblico, dopo averlo opportunamente "istruito", di cimentarsi in qualche breve "batucada" (performance di percussioni).

I musicisti

Giovanna Marinuzzi (voce e chitarra) - Jean Do Piau' (percussioni)

Giovanna Marinuzzi svolge da anni attività artistica nonché didattica. Oltre ad essere stata stata per 12 anni insegnante di sostegno nella scuola media, il cui titolo di specializzazione ha conseguito presentando una tesi sull'integrazione dei portatori di handicap attraverso la musica, ed attualmente insegnante di educazione tecnica, ha tenuto per otto anni, dal 1987 al 1995, il corso di chitarra brasiliana presso il "CEB" (Centro de Estudos Brasileiros) presso l'Ambasciata Brasiliana a Roma. Nel 1987 ha scritto e presentato alla radio (Rai Tre) il programma "Folkoncerto" in tredici puntate di un' ora ciascuna, sulla storia della musica brasiliana. Per il grande successo ottenuto, il programma è stato replicato dopo sei mesi. Prossimamente inoltre andrà in onda, per Radiotre, una serie di "Storyville" sulla storia della "Bossa Nova" da lei scritta e presentata. La Marinuzzi, grazie alla lunga esperienza, da un lato di concerti dal vivo e dall'altro di insegnante a contatto con i giovani, ha maturato doti di padronanza del palco e di comunicativa che le permettono di stabilire sempre un ottimo rapporto con il pubblico.

Temi presentati nel corso del concerto

Il Samba - Il samba è certamente il genere musicale più conosciuto nel mondo. Ma il samba non è solo quello del Carnevale carioca, presentandosi nelle varie regioni e nelle varie epoche storiche in molteplici forme.

La Marcha - La marcia è stato il primo ritmo che ha accompagnato le sfilate carnevalesche, ancor prima del samba. Nei primi anni in cui in Brasile si andava affermando l' usanza di festeggiare il Carnevale, infatti, la gente mascherata percorreva le strade della città e la marcia ben si prestava ad accompagnare il loro passo cadenzato.

Lo Choro - La sua origine risale alla fine del 1800 ed è a questo tipo di musica che molti critici fanno risalire il samba. Nato come musica strumentale e virtuosistica dal tono "lamentoso" (choro = pianto) è poi diventato anche "chorinho", dal ritmo saltellante e travolgente.

Musica "De Fossa" - Con questa espressione di gergo si intende tutto quel genere di musica romantica e malinconica fatta per essere cantata ed ascoltata. Essa ebbe il suo momento di auge intorno agli anni '40 ma ancora oggi è vivissima nel cuore dei brasiliani la cui anima ha anche una forte componente malinconica.

Il Baiao e la musica del Nordeste - Il folklore del "nordeste" del Brasile è ricco di ritmi molto adatti al ballo perché nella loro divisione evitano la "sincope". A partire dagli anni '40 la musica "nordestina" si trasformò in genere di musica popolare urbana grazie al lavoro del compositore e fisarmonicista Luiz Gonzaga.

La Bossa Nova - La cosiddetta bossa nova, sorta alla fine degli anni '50, costituì un vero e proprio movimento musicale iniziato dai giovani di classe media (bianca) di Rio de Janeiro come reazione alla "dittatura" del ritmo tradizionale del samba che per quarant' anni si era evoluto soltanto sul piano della melodia mantenendo inalterata la divisione ritmica in 2/4. I brani di bossa nova sono ormai conosciuti in tutto il mondo e sono entrati a far parte del repertorio della musica "ever green".

Il Tropicalismo - Il tropicalismo nacque come movimento artistico intorno alla fine degli anni '60. Principali esponenti ne furono il regista Glauber Rocha ed i musicisti Caetano Veloso e Gilberto Gil. Il movimento si ispirava alla teoria dell' uomo "antropofago" esposta dall' ironico poeta Oswald de Andrade nel senso di una "deglutizione e digestione di concetti e preconcetti nazionali ed internazionali".

La canzone di protesta - La musica di protesta cominciò a nascere per opera di musicisti di estrazione soprattutto "bossanovistica" come Edu Lobo, Gilberto Gil, Rui Guerra, Capinam, verso il 1965. Inizialmente si rivolgeva contro le ingiustizie sociali esistenti in Brasile in modo abbastanza generico, ma poi soprattutto grazie all' opera di Chico Buarque de Hollanda venne ad attaccare sempre più apertamente il potere militare vigente (fino agli anni '80) tanto da costringere il musicista all' esilio per molto tempo (trascorso tra l' altro per un periodo a Roma).

Durata del concerto

50/60 minuti

Numero di performances previsto

2 concerti (uno di seguito all'altro) per una durata complessiva di massimo due ore e mezza (intervallo massimo tra il primo ed il secondo concerto: 1/2 ora). In tal modo potranno assistere allo stesso concerto due gruppi diversi di ragazzi.

Cachet richiesto

euro 400,00 per entrambi i concerti, rit. d'acconto compresa, IVA esclusa (i musicisti emetteranno ricevuta come "prestazione occasionale" non soggetta ad IVA).
Nel caso venga richiesta una sola performance il cachet è di euro 300,00.
L'impianto di amplificazione è fornito dai musicisti.

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